Nikon F 70. Obiettivo: Sigma AF D 70-200 mm f2.8 Apo EX HSM. Pellicola invertibile Fuji Velvia 50 ISO. Cavalletto.

Ecco un'immagine classica del White Desert scattata durante la sessione di riprese in cui è stato effettuato anche lo scatto della foto precedente. Basta salire su una piccola altura e cambiare focale per avere un'interpretazione totalmente diversa dello stesso ambiente!

Qual'è l'immagine che si avvicina maggiormente alla realtà? Forse questa, per il comune modo di vedere, ma il deserto è un ambiente fuori dal comune!

Alcune note tecniche sulla "costruzione" dell'immagine, che, come sempre, non è casuale, ma frutto di una attenta osservazione. Osservazione che consente di puntare l'obiettivo là dove la luce che verrà fissata sulla pellicola creerà un'armonica visione d'insieme.

Il bianco in primo piano privo di ombre e le tre rocce subito dietro, per metà in ombra, creano una quinta ideale affinché il paesaggio, caratterizzato da mammelle e speroni bianchi che emergono dalla sabbia, si dilati fino al "muro" di rocce sullo sfondo, in un equilibrato susseguirsi di chiari e scuri.

L'utilizzo del cavalletto mi ha permesso di inquadrare in modo preciso tutto quello che volevo entrasse nel fotogramma, con i "pesi e i volumi" desiderati, ma anche di usare un diaframma piuttosto chiuso per avere a fuoco dal primo piano all'infinito, elemento di fondamentale importanza per la riuscita in questo genere di fotografie.

Si è sempre detto, a ragione, che le foto non devono essere raccontate, perché chi le osserva deve, senza il bisogno dei commenti dell'autore, percepire l'immagine nella sua interezza, e che le immagini che hanno bisogno di un commento sono, in realtà, poco riuscite.

Le note tecniche e di ripresa, spesso presenti in questa rubrica di "Racconti Fotografici Africani", non hanno lo scopo di svelare a chi osserva la magia della foto, che se c'è esce da sola, bensì rappresentano, per così dire, un esercizio "didattico".

La costruzione dell'immagine, svelata nei suoi particolari tecnici e compositivi, può rappresentare un momento di riflessione per chi, osservatore, è interessato alla fotografia non solo come rappresentazione della realtà, ma anche come mezzo che trasforma la realtà in emozione.

La fotografia, come la scrittura, la musica, la pittura e ogni altra forma di creatività umana, richiede un preciso percorso tecnico. L'ispirazione è casuale e inaspettata. La sua realizzazione materiale richiede impegno, studio, conoscenze.

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